Orsola Riva, "Il Corriere della Sera", 26/3/2002 pagina 11., 26 marzo 2002
La parola "sharia" (legge islamica) significa «la via degli animali verso l’abbeveratoio». Affonda le radici in una società dedita alla pastorizia e allora la retta via era quella del bestiame che va a bere
La parola "sharia" (legge islamica) significa «la via degli animali verso l’abbeveratoio». Affonda le radici in una società dedita alla pastorizia e allora la retta via era quella del bestiame che va a bere. La sharia prevede il taglio della mano destra nei casi di furto, se il ladro è recidivo gli si taglia anche il piede sinistro, se ruba una terza volta la mano sinistra, alla quarta il piede destro. Non c’è alcun versetto del Corano che prescriva la lapidazione, introdotta dal califfo Omar nel settimo secolo: essa prevede l’interramento degli uomini fino alla cintola, delle donne fino al collo (le pietre non devono essere grandi abbastanza da uccidere il condannato in un solo colpo). Nei processi, ogni accusa deve essere sostenuta da almeno quattro testimono validi. La parola di una donna vale la metà di quella di un uomo. Non vale la parola degli allevatori di piccioni. Motivo: dall’alto dei tetti su cui lavorano possono spiare le donne nude.