Giusy Cinardi e Adelade Robert-Graudel - Macchina del Tempo Anno 3 n.12/13 Febbraio/Marzo 2002, 26 marzo 2002
Molluschi appollaiati nel corpo delle meduse, uccelli che bevono le lacrime dei bufali, formiche che succhiano dai pidocchi un liquido zuccheroso
Molluschi appollaiati nel corpo delle meduse, uccelli che bevono le lacrime dei bufali, formiche che succhiano dai pidocchi un liquido zuccheroso. Non si tratta di parassiti, ma di coppie di animali che si scambiano reciproci favori. Il fenomeno, noto come simbiosi, è diffuso soprattutto tra gli abitanti del mare. Nella profondità dell’Oceano Indiano ondeggia ad esempio un vasto tappeto di anemoni, animali che sembrano piante dai lunghi tentacoli urticanti ricoperti di minuscoli arpioni velenosi. Quando una preda si avvicina, l’anemone la paralizza col suo veleno, la porta alla bocca coi tentacoli ed espelle gli escrementi attraverso la stessa apertura, da cui il nome «anemone» che significa «una sola apertura». Gli unici a compiere evoluzioni in mezzo ai mortali tentacoli sono i pesci-pagliaccio dalla livrea arancione striata di bianco, ricoperti da un particolare muco che fa da corazza contro il veleno. I pesciolini e gli anemoni sono soci, in una simbiosi «mutualistica» in cui ciascuno fa qualcosa per l’altro. I pesci, nuotando tra i tentacoli, difendono l’anemone da eventuali predatori, e rimescolando l’acqua gli assicurano un continuo rifornimento di ossigeno e di avanzi di cibo. A sua volta l’anemone aiuta i pagliacci a difendersi dai pesci più grandi, fornendo loro un nascondiglio inespugnabile. Sono molte le specie che entrano in simbiosi con gli anemoni: il paguro Bernardo, un animale che abita le conchiglie dei molluschi morti, si strofina contro i tentacoli velenosi fino a convincerne almeno uno a staccarsi dalla sabbia e a incollare il suo disco pedale, una sorta di gambo muscoloso e appiccicoso, alla conchiglia. Il vantaggio è reciproco: Bernardo mimetizzandosi si protegge, l’anemone, altrimenti costretto all’immobilità, va in giro in cerca di prede e può spargere ovunque le sue uova. Spesso la relazione diventano così stretta che quando il paguro cresce e cambia conchiglia sposta il suo anemone sul nuovo tetto.