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 2002  marzo 28 Giovedì calendario

Dalton Grant

• Auckland (Nuova Zelanda) 1 luglio 1957. «Una leggenda ambulante, l’uomo-simbolo della vela neozelandese dopo la scomparsa di Sir Peter Blake, l’ex ragazzo che sognava di fare il pompiere e invece ha scelto una vita a cento all’ora perché ”è meglio essere Michael Schumacher che Eddie Irvine”, in barca come in auto. La prima regata a 6 anni per tradizione di famiglia: ”Pure il bisnonno Dalton andava in barca, non volevo essere la pecora nera: la scuola era un intermezzo tra una regata e l’altra». Poi non si è fatto mancare nulla: sei giri del mondo e due vittorie; il record di percorrenza in The Race con il catamarano Club Med, Admiral’s Cup e America’s Cup nell’87 a Freemantle. ”All’inizio cercavo l’avventura. Trovata l’avventura, volevo viaggiare per il mondo. Adesso che il mondo lo conosco, almeno la parte liquida, la mia motivazione è vincere [...] Non dimenticherò mai il dubbio che mi venne quando vidi per la prima volta Club Med, 41.5 metri d’albero e 33.5 metri di lunghezza. Mi chiesi: come faccio a timonare questo affare fuori dal porto? [...] Non ho mai pensato di essere il miglior velista del mondo. Sono il più bravo a circondarmi dei migliori [...] Vedo poco la mia famiglia. Quando è nata Olivia, la piccolina, io ero al timone in mezzo al Pacifico. Ogni cosa ha un prezzo. Quando riterrò che sia diventato troppo alto, smetterò [...] Nella vela ho fatto tutto. Come idea non mi dispiacerebbe un’altra campagna di Coppa America, ma questa volta come manager. E poi farò molto il papà. Finora ho visto di più i pesci che i miei figli...”» (Gaia Piccardi, ”Corriere della Sera” 9/3/2002).