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 2002  marzo 28 Giovedì calendario

Lopez Nancy

• . Nata a Torrance (Stati Uniti) il 6 gennaio del 1957. Giocatrice di golf, professionista dal 1977, ha cominciato a giocare all’età di 8 anni sotto la guida del padre Domingo. A 12 anni vinceva il suo primo torneo, il campionato del New Mexico, diventando poi per due volte campionessa juniores americana. la più vittoriosa tra le golfiste in attività: ha vinto 48 tornei e dal 1987 è entrata a far parte della Hall of Fame del golf. Ha superato i 5 milioni di dollari di vincite e nel ’97 è diventata la prima donna a completare un torneo con 4 giri sotto i 70 colpi. « l’altra Lopez, già amata e venerata da milioni di fans quando l’omonima cantante-attrice era ancora in fasce e quando avere un cognome ispanico significava essere tagliati fuori dagli esclusivi golf club per soli bianchi. Eppure le urla e gli applausi che hanno salutato la 45enne campionessa Nancy Lopez mentre saliva sul podio del Ping Banner Health Tournament di Phoenix erano diversi da quelli che da decenni accompagnano la sua stellare carriera. ”Ho deciso di ritirarmi - ha spiegato la più leggendaria giocatrice nella storia del golf femminile, confermando le anticipazioni fatte al quotidiano ’Usa Today’ - Non voglio finire come tanti altri atleti professionisti, che continuano a giocare anche se non sono più bravi come un tempo - il golf oggi non è più la mia priorità - ha aggiunto - non posso dedicarmici anima e corpo perché vi ho anteposto la famiglia”. L’addio ai green - dettato anche da un grave incidente che l’ha lasciata senza cartilagine nel ginocchio sinistro - sarà graduale. Quest’anno la Lopez parteciperà a 15 eventi del tour Lpga, (l’associazione professionistica che raduna le giocatrici di golf); l’anno prossimo a sei e il successivo a tre. Dopodiché andrà davvero in pensione. Persino papà Domingo, l’ex meccanico di origine messicana che ha dovuto sputar sangue per farla giocare, si è rassegnato all’idea. Da bambina, in New Messico, la famiglia Lopez viveva nel ghetto ispanico dove lo sport - ma solo baseball e calcio - era un divertimento per soli maschi. Figuriamoci il golf, che a quei tempi aveva un’aria elitaria legata ai bianchi anglosassoni e protestanti: gli Wasp che ne detenevano il monopolio quasi esclusivo. Nonostante la passione precoce della figlia per il golf, i Lopez non si iscrivono al locale club privato. ”Credevo non avessero abbastanza soldi - spiega la Lopez - più tardi ho scoperto che, in quanto ispanici, non eravamo ammessi”. Ma la discriminazione bruciante di quei primi anni non serve a smorzare il suo entusiasmo. A 12 anni Nancy vince il torneo amatoriale femminile del Nuovo Messico e poi si aggiudica due titoli consecutivi della US Golf Association juniores. Il resto è storia. Oltre a finire sulla copertina di dozzine tra riviste e settimanali, la campionessa vince praticamente tutti i trofei golfistici del mondo. Tranne uno: l’Open americano femminile, dove arriva seconda per ben quattro volte. Le due sconfitte più cocenti le incassa a 20 anni esatti di distanza. ”Nel 77 fui battuta da Hollis Stacey per due sole palle, dopo che mi si ruppe la cerniera dei pantaloni - spiega - ero terrorizzata che si vedessero gli slip e non riuscii più a concentrarmi”. E nel 97, dopo essere stata battuta per un sol punto dall’inglese Alison Nicholas, scoppia a piangere. ”Non aveva mai pianto in vita mia per una sconfitta - racconta a Usa Today - mi disperai per mesi e ogni volta che ci ripenso mi metto a piangere”. Il suo talento naturale per il golf è leggendario. ”Quello che ci irritava di più di lei è che poteva giocare senza neppure allenarsi - ricorda l’amica e collega Nancy Aaronson - c’erano settimane in cui non tirava neppure le mazze fuori dalla borsa”. Ma le doti che l’hanno trasformata in una delle atlete più popolari ed amate d’America sono umane. ” una personalità aperta, solare ed altruista - spiega la campionessa sud coreana Se Ri Pak - quando ero depressa e assediata dal pubblico e della stampa, lei si è fatta avanti offrendomi la sua amicizia”. ”Mi ha fatto da maestra, insegnandomi un sacco di trucchi del mestiere - la incalza Pat Hurst - il golf oggi è un mondo migliore, grazie a lei”» (Alessandra Frakas, ”Corriere della Sera” 14/3/2002).