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 2002  marzo 28 Giovedì calendario

Montebourg Arnaud

• . Nato a Clamecy (Francia) il 30 ottobre 1962. Politico. «Un po’ Danton, un po’ Saint-Just: quando appare lui, la Francia trema. Non c’è scandalo che non lo veda alla testa di una crociata per la pulizia della Quinta Repubblica. Lui vorrebbe addirittura veder nascere la Sesta, riformata dalle fondamenta. Deputato socialista, quarantenne, è il grande accusatore del presidente Jacques Chirac. La crociata è cominciata con la proposta d’impeachment del presidente. Non sono Saint-Just e nemmeno Danton. Difendo il principio della legge uguale per tutti. Ma questo è considerato discutibile o ingenuo. E’ la dimostrazione dello stato di degrado morale del Paese. Siamo alla tolleranza infinita, all’indifferenza. Sono impegnato su tutti i fronti. Ho condotto un’inchiesta sul sistema bancario inglese. Ho favorito l’approvazione della Dichiarazione di Parigi, in collaborazione con il Parlamento europeo, in cui si chiede lo smantellamento dei paradisi fiscali, che sono anche paradisi giudiziari. Sono il primo parlamentare ad aver chiesto le dimissioni di Roland Dumas, ex ministro socialista, implicato in ”affaires” gravi. La mia non è una battaglia contro Chirac. Ma considero più grave che il presidente della Repubblica sia implicato in ”affaires” che disonorano il Paese. A lui dovrebbe essere riservato il trattamento subito da altri politici, cioè le sanzioni. Del resto, lui stesso raccomanda l’’impunità zero”, quando si riferisce alla criminalità comune. [...] Vorrei l’abolizione della ”monarchia repubblicana”, per un sistema parlamentare classico, dove il presidente è il garante delle istituzioni: un arbitro, non un capo clan. Il presidente degli Stati Uniti non è al riparo da azioni penali, se si tratta di atti anteriori al suo mandato. Penso che l’immunità dovrebbe essere limitata allo stretto necessario, durante la funzione. Non vogliamo un presidente compromesso, vogliamo un presidente irreprensibile”» (Massimo Nava, ”Corriere della Sera” 13/3/2002).