varie, 29 marzo 2002
BORTONE
BORTONE Nicola Cesa (Caserta) 1956. Ex terrorista, nome di battaglia ”Vincenzo”. Nel settembre 1989 il Tribunale di Roma emise nei suoi confronti un mandato di cattura per associazione sovversiva e partecipazione a banda armata. Ma il 2 settembre Bortone era già stato arrestato in Francia, dove si era rifugiato con altri due brigatisti. In quell’occasione si dichiarò ”militante rivoluzionario”. Venne condannato a 3 anni di reclusione, per associazione a delinquere, porto e detenzione di armi, contraffazione di documenti amministrativi. Ma al momento della scarcerazione non fu né espulso né estradato. Il 3 settembre del 1992 si sposò con Simonetta Giorgieri, considerata assieme a Carla Vendetti, l’altra grande latitante delle vecchie Br. Poi entrambi sparirono dalla circolazione. Arrestato l’11 marzo 2002 a Zurigo. Il suo nome è finito nell’inchiesta sull’omicidio di Massimo D’Antona, ucciso da un commando delle Br-Pcc il 20 maggio del 1999 a Roma. Secondo il Ros dei Carabinieri, sarebbe venuto a Milano da latitante e si sarebbe incontrato nella primavera del 2000 all’interno della metropolitana con Luca Ricaldone, militante di Iniziativa comunista, un gruppo della sinistra extraparlamentare, poi arrestato per associazione sovversiva nell’ambito delle indagini sull’omicidio del professore. Il sospetto degli inquirenti è che l’ex br non abbia mai rinunciato alla lotta armata, tentando di coagulare attorno a sé le nuove Brigate rosse.