Anna Guaita, "Il Messaggero", 28/3/2002 pagina 12., 28 marzo 2002
Di moda negli ultimi tempi tra manager e ricconi americani farsi costruire in un angolo segreto della casa una stanza di sicurezza per difendersi da possibili furti e tentativi di rapimento: tre metri per tre, completa di pareti in acciaio corazzato resistente a pallottole ed esplosivi, fornita di linea telefonica indipendente, generatore elettrico e riserva di ossigeno necessaria a sopravvivere fino all’arrivo della polizia
Di moda negli ultimi tempi tra manager e ricconi americani farsi costruire in un angolo segreto della casa una stanza di sicurezza per difendersi da possibili furti e tentativi di rapimento: tre metri per tre, completa di pareti in acciaio corazzato resistente a pallottole ed esplosivi, fornita di linea telefonica indipendente, generatore elettrico e riserva di ossigeno necessaria a sopravvivere fino all’arrivo della polizia. Un sistema di microfoni e telecamere, nascosti nei punti chiave della casa e collegato a un computer consultabile dal bunker, permette di chiamare i soccorsi. Le telecamere inoltre sono in grado di rilevare la presenza di intrusi confrontando le loro fattezze con quelle memorizzate dei padroni, e lanciano l’allarme con un messaggio elettronico sul cellulare del proprietario o sul suo computer in ufficio. Costruire una stanza di sicurezza costa ben 400 mila dollari (circa 460 mila euro), ma la casa produttrice ha fatto sapere che dopo i fatti dell’11 settembre le ordinazioni sono notevolmente aumentate.