Macchina del Tempo Giugno 2002, 1 aprile 2002
Abbattere alcuni esemplari di puma per verificare se la loro riduzione può favorire la sopravvivenza degli alci e delle pecore selvatiche
Abbattere alcuni esemplari di puma per verificare se la loro riduzione può favorire la sopravvivenza degli alci e delle pecore selvatiche. I biologi dei Dipartimenti naturali dell’Oregon e dell’Arizona, negli Stati Uniti, hanno avviato due ricerche sul campo che hanno suscitato le ire degli ambientalisti. Da un lato, c’è l’esigenza scientifica di stabilire se la progressiva riduzione della popolazione di alci e pecore sia stata causata da mutamenti ambientali, da malattie o - appunto - dall’attività predatoria dei puma. Dall’altra parte della barricata i gruppi ambientalisti, che per difendere la sopravvivenza dei puma hanno citato in Tribunale i Dipartimenti di Stato, obiettando che gli studi previsti sarebbero basati su valutazioni ambientali inadeguate. Alla fine, l’hanno spuntata i biologi: lo studio si farà e durerà cinque anni. Nell’Oregon gli scienziati doteranno alcuni puma ed alci di radio collari per monitorarne gli spostamenti nelle foreste delle Montagne Rocciose. E in Arizona i biologi decideranno il prossimo autunno se e quanti puma dovranno abbattere per realizzare la loro ricerca sul campo.