New Scientist 2334, 16/3/2002, 16 marzo 2002
Amanti della technomusic attenti: la passione per i ritmi sfrenati può essere pericolosa al volante
Amanti della technomusic attenti: la passione per i ritmi sfrenati può essere pericolosa al volante. Warren Brodsky, ricercatore dell’università di Beer Sheva, in Israele, ha scoperto che chi ascolta musica ritmata in auto rischia il doppio d’incidenti rispetto a chi ascolta musica lenta o guida a radio spenta. Brodsky ha studiato il comportamento di 28 studenti al volante su un simulatore di guida che riproduceva le strade di Chicago. I conducenti ascoltavano un sottofondo musicale che andava dalla musica lenta (60 battute al minuto) ai brani da discoteca (oltre 120 battute al minuto). Risultato: con la musica veloce i ragazzi saltavano il doppio di semafori rossi rispetto a chi guidava senza musica, e facevano il doppio di incidenti rispetto a chi ascoltava brani lenti. I battiti cardiaci, inoltre, erano più irregolari in chi guidava senza musica, perché si adeguavano maggiormente alle esigenze di guida. Chi ascolta la musica è invece distratto ed ha una frequenza cardiaca più regolare. «Ora - conclude il ricercatore - quando torno a casa in auto ascolto musica tranquilla. Quando sentivo uno dei pezzi veloci usati per la ricerca, non riuscivo a togliere il piede dall’acceleratore». New Scientist 2334 pag. 8 Panorama