Eleonora Potti, Salute Sorrisi e canzoni, n. 35 marzo 2002 pag. 82-83, 2 aprile 2002
Nessuna, alla sera, ama pulirsi la faccia prima di andare a dormire. Spenta la Tv, fareste di tutto per potere correre a letto senza passare per il bagno ad armeggiare con detergenti e veline
Nessuna, alla sera, ama pulirsi la faccia prima di andare a dormire. Spenta la Tv, fareste di tutto per potere correre a letto senza passare per il bagno ad armeggiare con detergenti e veline. Se non lo fate è solo perché, con quel briciolo di cervello che è rimasto sveglio dai pisolini sul divano, vi rendete conto che dormire con la pelle ostruita dallo smog e dal trucco è il modo migliore per rovinarla. A questo punto ci piacerebbe potervi annunciare che è stato inventato il detergente miracoloso che strucca in un secondo senza neppure far passare il sonno. Inutile illudervi: non c’è. Ma possiamo suggerirvi il sistema che usano le super organizzate: struccarsi prima di mettersi in poltrona o portarsi fin lì le salviettine struccanti, quelle che di solito si raccomandano «per la pulizia rapida in viaggio o in ufficio»: non sono efficaci come un detergente, ma ogni tanto si possono anche usare. E vanno bene anche per soffiarsi il naso se per caso alla Tv lui lascia lei e i suoi bambini per scappare (ingrato) dietro alla solita ragazzotta senza testa. Se però decidete di struccarvi dopo il pisolino in poltrona, avete varie alternative. Il classico sapone, fatto di grassi e sostanze vegetali che prima inglobano lo sporco e poi lo portano via quando sciacquate. Il «binomio» latte (o gel) e tonico, che sono più delicati del sapone e puliscono un po’ più a fondo. Lo scrub, che toglie, con dei granuli, tutte le cellule morte, ma che va fatto solo una volta a settimana.