Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  aprile 04 Giovedì calendario

In vent’anni i dischi ottici hanno soppiantato i long playing, grazie alla maggiore durata e alla fedeltà superiore

In vent’anni i dischi ottici hanno soppiantato i long playing, grazie alla maggiore durata e alla fedeltà superiore. Tutto merito della tecnologia laser e della digitalizzazione. La Nona sinfonia di Beethoven, il film 2001: Odissea nello Spazio di Kubrick o la vostra autobiografia: si può conservare di tutto nel lucente disco ottico da inserire nel vassoietto del computer. Sono gli eredi del vinile, usato fino agli anni Ottanta: ecco la grande famiglia dei Cd, Cd-Rom e Dvd, di semplice lettura o registrabili. Questi supporti servono a conservare e scambiare dati e funzionano tutti con lo stesso principio, anche se ci sono differenze significative nelle prestazioni. Le informazioni contenute sono di varia natura – audio, video o testi – ma vengono sempre digitalizzate, cioè tradotte in numeri, espressi con una sequenza di 0 e 1. Questo codice viene stampato sulla superficie inferiore del disco da una macchina. l’alternanza di incisioni e zone lisce che dà la serie giusta di numeri. I solchi sono organizzati in una lunga spirale che si avvolge verso l’interno: per leggere la sequenza, un laser percorre la traccia e dal ”rimbalzo” del raggio la macchina capisce se sta su un’incisione o una zona piana, traducendo l’informazione nella giusta sequenza di 0 e 1. Vari programmi trasformano poi i numeri in suoni o immagini. Mentre il disco gira, il lettore si sposta lentamente verso l’interno del disco, in modo da percorrerlo tutto. Poiché il disco viene ”toccato” solo dal laser non si usura, a differenza dei vecchi, fruscianti Lp.