Macchina del tempo anno 3 n.4 aprile 2002 pag. 29, 4 aprile 2002
Nel ’75 lo zoologo Halling-Villeharmer naufragò vicino al monte Athos, rilievo della penisola del Monte Santo, in Grecia
Nel ’75 lo zoologo Halling-Villeharmer naufragò vicino al monte Athos, rilievo della penisola del Monte Santo, in Grecia. Giunto a riva a nuoto, vagando nella boscaglia, osservò topi e galline. Ogni altra specie era stranamente assente. Nei pressi di uno dei venti monasteri della zona, fu soccorso dai monaci ortodossi che abitano lì dal IX secolo. Nell’archivio del convento, gli mostrarono la bolla firmata dall’imperatore Costantino IX nel 1046, che a salvaguardia della virtù proibiva l’intera penisola agli esseri di sesso femminile. Gli spiegarono che, cacciate le donne, fecero lo stesso con le femmine animali. Non con le galline, però. Perché i tuorli d’uovo servono a fissare le tempere delle icone, che qui hanno raggiunto alti livelli artistici. Anche l’allevamento di api, per via della cera con cui si fanno le candele, è permesso. Sul monte Athos, che significa «Monte Santo» e la cui vetta raggiunge i 2043 metri, le visite sono permesse solo a chi dimostra di avere interesse religioso o scientifico e mai per più di cinque giorni. Donne escluse. Le barche devono passare a più di 500 metri dalla costa. A smentire sospetti di misoginia, il monte è consacrato alla Vergine, di fronte a cui tutte le donne sono creature di Satana.