di diletta Girella Macchina del tempo anno 3 n.4 aprile 2002 pag. 16-21, 4 aprile 2002
1730/1773
Carlo Emanuele III: Imprigionò suo padre ed ebbe due grandi ministri. Bacchettone, ma moderno in economia. «Di statura mediocre, corpo piccolo, labbro inferiore sporgente, esili le gambe». Cioè brutto, almeno stando alla descrizione del diplomatico veneziano Marco Foscarini. Diventò re grazie alle dimissioni spontanee di suo padre Vittorio Amedeo II. Il quale poi si pentì e volle riprendersi il trono: il figlio lo buttò senz’altro in prigione. Ebbe due grandi ministri (l’Ormea e il Bogino) e praticò la solita politica dei voltafaccia. Bacchettone, trovò sconvenienti gli Idilli di Teocrito e ne proibì la pubblicazione. Però incoraggiò la nascente industria.