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 2002  aprile 03 Mercoledì calendario

Secondo le autorità governative della Corea del Sud, gli aborti nel Paese sono da 1,5 a 2 milioni ogni anno, pari a quelli effettuati negli Stati Uniti la cui popolazione femminile è sei volte più numerosa di quella sudcoreana

Secondo le autorità governative della Corea del Sud, gli aborti nel Paese sono da 1,5 a 2 milioni ogni anno, pari a quelli effettuati negli Stati Uniti la cui popolazione femminile è sei volte più numerosa di quella sudcoreana. La grande diffusione della pratica, illegale nel Paese asiatico, sarebbe causata dalla rivoluzione nel costume sessuale della popolazione, orientata verso una maggiore apertura, che si scontrerebbe con una mentalità conservatrice. In Corea del Sud l’aborto non è permesso, tranne nei casi di stupro, deformità del concepito o di minaccia posta dal feto alla salute della madre. Per effettuarlo un medico chiede da 80 a 300 dollari. L’educazione sessuale nelle scuole è limitata, l’uso dei contraccettivi poco pubblicizzato e anche le iniziative rivolte alla popolazione sono scarse. Due anni fa la commissione di censura del governo ha proibito uno show di sensibilizzazione sull’Aids perché vi si pronunciava troppo spesso la parola ”preservativo”.