Mario Lollo, "la Stampa" 30/3/2002., 30 marzo 2002
In azione a Jesolo il "mago della pioggia": cinquant’anni, un codino di capelli ricci, viso scavato, orecchino e vestiti casual, Giovanni Boscolo "Panzin" (questo il soprannome, depositato all’anagrafe perché in zona i Boscolo sono migliaia, pagine e pagine sull’elenco telefonico) viene pagato 1500 euro a prestazione: «Quattro Capodanni e due Pasque con soli e cieli stellati, mai sbagliato un colpo»
In azione a Jesolo il "mago della pioggia": cinquant’anni, un codino di capelli ricci, viso scavato, orecchino e vestiti casual, Giovanni Boscolo "Panzin" (questo il soprannome, depositato all’anagrafe perché in zona i Boscolo sono migliaia, pagine e pagine sull’elenco telefonico) viene pagato 1500 euro a prestazione: «Quattro Capodanni e due Pasque con soli e cieli stellati, mai sbagliato un colpo». L’assessore al Turismo Francesco Calzavara, responsabile del suo ingaggio, spiega: «L’anno scorso, per ragioni di bilancio, a Pasqua abbiamo dovuto tagliarlo: sono stati giorni di freddo e pioggia». Il debutto nel Capodanno fra il ’98 e il ’99 («Allora pagavano gli albergatori, quasi per scherzo. E’ andata bene, sono andati avanti»). Panzin assicura di riuscire a influire sui movimenti di particolari energie, imprigionate in un’osservatorio speciale chiamato "gabbia di Faraday". Sostiene, ad esempio, di poter stimolare e controllare il flusso del vento, o aumentare e diminuire la solarizzazione: il tutto utilizzando una parte del cervello per produrre onde elettromagnetiche in grado di agire sulla pressione atmosferica. «Lui, insomma, alzerebbe la pressione come se avesse nelle onde cerebrali una specie di anticiclone delle Azzorre».