Anna Guaita, "Il Messaggero", 31/3/2002 pagina 17., 31 marzo 2002
Ultima moda tra i divi di Hollywood quella dei "sober companions", una specie di baby-sitter con il compito di proteggere le star dalle tentazioni: alcol, droga, sesso
Ultima moda tra i divi di Hollywood quella dei "sober companions", una specie di baby-sitter con il compito di proteggere le star dalle tentazioni: alcol, droga, sesso. Considerati veri e propri professionisti, studiano psicologia, buone maniere e un po’ di medicina, sanno come comprtarsi in pubblico, «devono saper trattare gli attori con toni cordiali, senza severità e condiscendenza». Tre cliniche di Malibù offrono un pacchetto che comprende, dopo il normale periodo di disintossicazione, un recupero seguito da un servizio di sober companion: 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, al prezzo di 40 mila dollari al mese (circa 45 mila euro). Finora in pochi hanno ammesso di aver avuto bisogno dell’accompagnatore: tra gli altri, Ben Affleck (alcolista), Charlie Sheen (cocainomane), Matthew Perry (tre ricadute nell’abuso di morfina dopo un brutto incidente), Rob Lowe. Gira voce a Hollywood che anche Whitney Houston ne abbia assunto uno, per sé e per il marito, dopo essersi vista in una registrazione video «così magra e disfatta da sembrare un cadavere ambulante».