Lisa maccari - Macchina del Tempo anno3 n.4 aprile 2002 pagg.120-122, 4 aprile 2002
Erasmus movimentò la vita culturale di quella tranquilla landa di provincia. Uomo gioviale e incline alle amicizie, fu l’animatore di un circolo di intellettuali, scienziati e inventori, cultori di filosofia progressista, e sostenitori entusiasti dello sviluppo tecnologico
Erasmus movimentò la vita culturale di quella tranquilla landa di provincia. Uomo gioviale e incline alle amicizie, fu l’animatore di un circolo di intellettuali, scienziati e inventori, cultori di filosofia progressista, e sostenitori entusiasti dello sviluppo tecnologico. Quel ritrovo di amici si trasformò in un’associazione culturale chiamata ”Società Lunare”. Il nome del circolo non alludeva all’eccentricità dei suoi membri, ma al fatto che le riunioni si tenessero una volta al mese, nelle serate di Luna piena, in modo da poter rientrare a casa più facilmente a notte alta! Nel gruppo, spiccavano molti rappresentanti delle professioni e dell’industria: James Watt, innovatore della tecnologia della macchina a vapore, da cui prese il nome l’unità di misura della potenza motrice; Joseph Priestley, chimico, che contese con il francese Antoine Lavoisier il merito della scoperta dell’ossigeno; e Josiah Wedgwood, decano di una dinastia di imprenditori della ceramica, inventore di uno stile tecnologico e artistico che ancor oggi porta il suo nome. Erasmus stesso si dava da fare come inventore: condusse esperimenti sui gas, progettò canali, mezzi di trasporto e motori a vapore. Si interessò anche al lavoro degli italiani Volta e Galvani, pionieri della scienza dell’elettricità. Il legame con Wedgwood, tuttavia, rimase il più importante ai fini della storia successiva: in quel periodo, infatti, il giovane Robert, figlio di Erasmus, ebbe modo di stringere amicizia con una delle figlie di Wedgwood, Susannah. Quell’amicizia, anni dopo, sarebbe stata destinata a trasformarsi in amore e in matrimonio: dall’unione sarebbe nato Charles Darwin.