Demetrio Vittorini, Mirella Appiotti, "La Stampa" (ttL) 9/3/2002., 9 marzo 2002
«E’
un magnifico pavone disegnato su un maglione americano: "tarda art Decò per le masse". In qualche modo Elio Vittorini lo acquista, e a Siracusa "comincia a passeggiare sotto la finestra della signorina Quasimodo, maglione e tutto... La nonna Clotilde scostava le tendine, guardava fuori e diceva: "Ma che vuole questo?". Poi ci furono regolari e formali presentazioni, l’estate ai bagni, i gelati, i balli. Rosina (sorella amatissima del futuro Nobel) ballava con eleganza e leggerezza. Elio era goffo. L’unico ballo che imparò fu "Valenza"... Mia madre racconta molto bene come s’innamorò, come organizzarono la fuga ("la fuitina", lui 19 anni, lei 22) e poi il matrimonio» (Demetrio Vittorini, figlio di Elio).