"Il Sole-24 Ore" 7/4/2002., 7 aprile 2002
«Che il mondo "brulichi di bricconi e briccone" è un fatto. La natura umana è imperfetta e sarebbe quindi strano vedere sulla terra soltanto dei giusti
«Che il mondo "brulichi di bricconi e briccone" è un fatto. La natura umana è imperfetta e sarebbe quindi strano vedere sulla terra soltanto dei giusti. Credere che sia compito della letteratura estrarre "il buon seme" dal mucchio dei furfanti significa negare la letteratura stessa. La letteratura d’arte è così chiamata appunto perché dipinge la vita quale è in realtà. Ridurre la sua funzione a una specialità come quella di cercare il buon seme, sarebbe per essa cosa esiziale... Sì, sono d’accordo, il buon seme è una cosa eccellente, ma lo scrittore non è né un pasticciere né un profumiere né un giullare... Egli è come un semplice cronista. Che cosa direste di un cronista che per delicatezza o per compiacere i lettori descrivesse soltanto sindaci onesti, donne sublimi e ferrovieri virtuosi?» (Anton Cechov, lettera ad Aleksej Suvorin, Melichovo 25/11/1892).