Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  aprile 08 Lunedì calendario

L’opera letteraria scritta da Osama Bin Laden insieme al poeta Abd-ar Rahmana al-Ashmawi: una conversazione, in arabo antico, tra un bambino e il vecchio padre, sullo sfondo Kabul «dal volto sorridente che ai viandanti offre rifugio»: «"Perché, padre, lanciano missili fitti come pioggia, perché non mostrano pietà per il bambino e per l’uomo che l’età ha già distrutto?"

L’opera letteraria scritta da Osama Bin Laden insieme al poeta Abd-ar Rahmana al-Ashmawi: una conversazione, in arabo antico, tra un bambino e il vecchio padre, sullo sfondo Kabul «dal volto sorridente che ai viandanti offre rifugio»: «"Perché, padre, lanciano missili fitti come pioggia, perché non mostrano pietà per il bambino e per l’uomo che l’età ha già distrutto?". "Noi siamo qui, racchiusi dentro la tragedia, figliolo mio, dove i bambini sono come bestie sgozzate"».