ìCorriere della Seraî 27/2/2002, 27 febbraio 2002
Negli anni Settanta in serie A si tentavano dai 70 agli 80 dribbling a partita. Nel 1996/97 erano scesi a 23,3, nel girone d’andata 2001/2002 si è arrivati a 20,4
Negli anni Settanta in serie A si tentavano dai 70 agli 80 dribbling a partita. Nel 1996/97 erano scesi a 23,3, nel girone d’andata 2001/2002 si è arrivati a 20,4. Memorabile la finale di Coppa Campioni del 1989, la prima vinta dal Milan di Sacchi (4-0 ai rumeni dello Steaua Bucarest), durante la quale furono tentati ben 91 dribbling. Spiegazione di Fabio Monti del ”Corriere della Sera”: "E’ colpa del maggiore eclettismo dei giocatori, ai quali è richiesto di saper fare tutto abbastanza bene e nulla benissimo. Chi dribbla o è un fuoriclasse assoluto oppure viene considerato un lusso eccessivo e si pensa a metodi considerati più produttivi per la squadra. Anche nelle soluzioni di gioco si cerca di privilegiare gli schemi che consentano di arrivare in porta senza rischiare troppo".