Giancarlo Migliola, ìGuerin Sportivoî n.4/2002, 10 aprile 2002
Franco Sensi ha stabilito che per la stagione 2002/2003 la Roma rispetterà un tetto salariale (salary cap) di 144 miliardi lordi: "Chi ci vuole stare ci sta e chi non ci vuole stare, pazienza"
Franco Sensi ha stabilito che per la stagione 2002/2003 la Roma rispetterà un tetto salariale (salary cap) di 144 miliardi lordi: "Chi ci vuole stare ci sta e chi non ci vuole stare, pazienza". Stessa decisione ha preso il laziale Sergio Cragnotti, fissando il tetto a 150 miliardi (quest’anno ne spenderanno 210). Secondo Vincenzo Morabito, procuratore di molti giocatori con delega Uefa, è una pessima idea: "Il tetto potrebbe essere facilmente aggirato, preferisco una forma contrattuale che preveda un ”x” fisso più un corposo ”y” da corrispondere solo in caso di risultati raggiunti. Non si è pensato a quell’esercito di calciatori meno famosi che dalla prossima estate, con la probabile riduzione della rosa a 25 calciatori per squadra, andranno a formare un esercito di disoccupati"