Paolo Madron, ìPanoramaî 14/2/2002, 14 febbraio 2002
Secondo Claudio Sposito, amministratore delegato Fininvest, il calcio italiano è sull’orlo della bancarotta: "Non vedo vie d’uscita, se non attraverso una serie di dissesti economici forse peggiori di quello della Fiorentina
Secondo Claudio Sposito, amministratore delegato Fininvest, il calcio italiano è sull’orlo della bancarotta: "Non vedo vie d’uscita, se non attraverso una serie di dissesti economici forse peggiori di quello della Fiorentina. Il concetto sta tutto in due cifre: la serie A fattura 1,24 miliardi di euro e ne perde a livello operativo 0,72. Ciò per un’esplosione dei costi che va al di là di qualsiasi raziocinio, causata principalmente da ingaggi ai calciatori e commissioni ai procuratori. E tutto sul filo di un paradosso: mentre la pay-tv immetteva nel sistema risorse straordinarie, le perdite crescevano in misura esponenziale. Anche le società hanno le loro colpe. Ma i veri nemici del calcio sono i calciatori che pretendono 15 miliardi di lire, invece di ”accontentarsi” di duo o tre".