Anna Maria Salviati, Teresa , Messaggero, N. 311/2000, 11 aprile 2002
I panni di Lucia nel mitico Promessi Sposi tivvù (del 1967, regia di Sandro Bolchi) le stavano stretti: «Quando mi hanno scelta ero una ragazzaccia in minigonna e facevo ”Ciao Rudy” al Sistina con Mastroianni
I panni di Lucia nel mitico Promessi Sposi tivvù (del 1967, regia di Sandro Bolchi) le stavano stretti: «Quando mi hanno scelta ero una ragazzaccia in minigonna e facevo ”Ciao Rudy” al Sistina con Mastroianni. Accettai temendo di diventare un’icona. Così è stato, però mi piaceva il linguaggio manzoniano. Anche se c’è stato chi ha detto di me ”ha fatto fuori Pitagora e Manzoni” perché il mio vero cognome è Gargalone. Sono diventata Pitagora grazie al pittore Renato Mambor, che mi vedeva magrissima, proprio ”una tavola pitagorica”». (Inquadratura su Paola Pitagora)