15 aprile 2002
Biagini Andrea, di anni 32. Riccioli neri, belloccio, faceva l’orefice come il padre e il fratello
Biagini Andrea, di anni 32. Riccioli neri, belloccio, faceva l’orefice come il padre e il fratello. Talentuoso soprattutto nella tecnica della ”cera persa”, esposizioni in tutta Italia, creava e vendeva monili nel suo negozio sul lungomare di Torvaianica (Roma). Sposato da un anno, viveva a Pomezia con la moglie Billei Roberta, di anni 30, originaria di Perugia, conosciuta d’estate proprio a Torvaianica. Intorno alle 19 e 15 di sabato 6, s’affacciò alla gioielleria un cliente vestito di nero. Una volta dentro s’infilò il passamontagna, fece entrare i suoi complici e tirò fuori la pistola. Il Biagini gli saltò addosso. L’arma cadde a terra. Un altro la raccolse e sparò contro l’orefice. Il primo proiettile lo colpì al braccio, rimbalzò sul muro e gli si ficcò nella gamba. Il secondo entrò nel torace dalla scapola destra. Il terzo andò a vuoto e finì in un mobiletto. I malviventi afferrarono a caso qualche gioiello e scapparono chiudendo la porta. I soccorritori dovettero sfondarla con un cartello stradale divelto lì per lì. Tra alberi curati e gente impegnata nello struscio del sabato sera sul litorale di Torvaianica, Roma.