A. Giuli, Salute di Sorrisi e canzoni, n. 36 aprile 2002 pag.20, 17 aprile 2002
Mi tormenta il torcicollo. Arriva all’improvviso. E ogni volta ci sorprende: al minimo accenno di torsione, avvertiamo una fitta che ci impedisce di muoverci liberamente
Mi tormenta il torcicollo. Arriva all’improvviso. E ogni volta ci sorprende: al minimo accenno di torsione, avvertiamo una fitta che ci impedisce di muoverci liberamente. Lo chiamiamo torcicollo, ma non sempre sappiamo come e perché arriva: «Dipende da una contrattura dello sternocleidomastoideo, un muscolo che dalla base del cranio scende lungo il collo fino alla clavicola, e regola il movimento della testa», dice il professor Gianfranco Fineschi, ordinario di ortopedia all’Università Cattolica di Roma. Ne esistono diversi tipi: «Quello più diffuso, detto ”reumatico”, in genere è causato da un colpo di freddo o da una posizione viziata del collo. Dura poco e passa con un antinfiammatorio». Poi c’è quello «otogeno», dovuto a un’infiammazione dell’orecchio che si estende ai muscoli sottostanti: «Si cura con gli antibiotici». Ci sono infine forme più serie: il «colpo di frusta», tipica conseguenza dei tamponamenti, che «richiede una visita per verificare se ci sono fratture»; o i torcicollo legati a problemi alla colonna (ernie, artriti ecc.), per i quali è sempre necessario lo specialista.