T. Sabelli, Salute di Sorrisi e canzoni, n. 36 aprile 2002 pag.24, 17 aprile 2002
CHE FASTIDIO LA MICOSI
Provoca prurito, bruciori e un diffuso senso di malessere e disagio. Guarire è facile. L’importante è saperla riconoscere
e seguire alcune semplici regole. Che noia quei piccoli fastidi: bruciori, prurito e perdite bianche. Sono i sintomi di una delle infezioni femminili più comuni, la micosi vaginale. «Il problema si crea quando i ”miceti” o ”funghi”, organismi pluricellulari presenti in varie parti del nostro corpo, aumentano di numero e infettano l’ambiente in cui si trovano», spiega Marco Musicò, ostetrico ginecologo a Palermo. Esistono diversi tipi di micosi, che richiedono trattamenti differenti. Prima di iniziare una cura dovete quindi sottoporvi ad alcune analisi.
UNA DIAGNOSI VELOCE. «La diagnosi può essere fatta dal ginecologo con un tampone vaginale, oppure in soli tre minuti con un test rapido che si compra in farmacia», dice Musicò. «Una volta accertata la presenza di una micosi (la ”candida” è la forma più diffusa), è bene affidarsi alle terapie indicate dallo specialista. Possono essere orali (pillole), locali (creme vaginali) o combinate (lavande). A volte, pur avendo l’infezione, non se ne hanno i sintomi; in questi casi, il ginecologo può anche decidere di non fare alcuna terapia».
COME SI PRENDE. Perché e quando viene la micosi? «A volte in seguito a rapporti sessuali. Spesso, però, è colpa dei miceti presenti nella zona vicina al retto, che entrano in contatto con la zona vaginale. Ciò accade quando le difese immunitarie sono deboli: in gravidanza, dopo una malattia o durante una terapia a base di antibiotici, tutte circostanze in cui la flora batterica si altera. Può succedere, ad esempio, che i ”bacilli di Doederlein” presenti nella vagina non riescano a svolgere la loro funzione protettiva, permettendo al fungo di insediarsi».
SI. Usate slip di cotone, meglio se bianchi. Ed evitate quelli aderenti.
Attenzione all’igiene intima: usate sempre acqua corrente, dirigendo il getto dal pube in giù. Usate un detergente intimo a pH acido, non più di una volta al giorno.
NO. Evitate il fai-da-te con prodotti antisettici, disinfettanti o antibiotici. No ai pantaloni troppo stretti: aumentano la temperatura e l’umidità locale, che causano squilibri della flora batterica. Durante le terapie antimicotiche, è meglio sospendere i rapporti sessuali.