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 2002  aprile 17 Mercoledì calendario

Un bacio e passa la paura. L’intervento è inevitabile, il ricovero è alle porte. Ora la parola d’ordine diventa «tranquillità»

Un bacio e passa la paura. L’intervento è inevitabile, il ricovero è alle porte. Ora la parola d’ordine diventa «tranquillità». Vietato quindi trasmettere ansia al bambino, che deve restare rilassato. Ecco qualche indicazione per preparare il piccolo all’operazione e per affrontare la sua convalescenza. Cominciamo con le coccole. Piccoli gesti d’affetto sono il modo più diretto per fargli sentire che va tutto bene. L’intimità di una carezza ha lo stesso valore di un «Sono qui con te, affronteremo insieme questa piccola parentesi». Regola numero due: mettete in valigia «un’appendice» dei suoi giochi, il pelouche preferito o, se è già grandicello, un gioco da tavolo che farete insieme per ingannare il tempo. Non dimenticate qualche pigiama di ricambio (meglio la chiusura con i bottoni, l’elastico potrebbe dare fastidio a contatto con la ferita subito dopo l’intervento), asciugamani e tutto il necessario per l’igiene personale (dentifricio, spazzolino, sapone liquido, salviette usa e getta, fazzoletti di carta). Una settimana dopo l’intervento, il bambino può tornare a scuola. Non preoccupatevi se la ferita «tira» un po’: è normale. Al mare, occhio a non esporla al sole o alla sabbia: proteggetela con un cerotto. Limitate pure i bagni, scegliete le ore più calde della giornata. Quanto all’alimentazione, evitate la pastasciutta, i legumi e il pane: tendono a gonfiare l’intestino. Discorso a parte per lo sport: se non è agonistico, bastano due settimane di pausa. In caso contrario, aspettate il via libera del pediatra.