Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  aprile 17 Mercoledì calendario

La diagnosi. Non sempre, quando l’appendice si infiamma, è necessario asportarla. Ecco come capire se è il caso o no di operare

La diagnosi. Non sempre, quando l’appendice si infiamma, è necessario asportarla. Ecco come capire se è il caso o no di operare. Gli esami. Verificate la presenza di un tasso elevato di globuli bianchi nel sangue o se ci sono tracce di sangue nelle urine. La conferma definitiva arriva però soltanto con un’ecografia addominale. La palpazione. In caso di appendicite acuta basterà una leggera pressione del medico sulla zona per provocare dolore. Stessa reazione quando si preme sull’addome e poi si toglie d’improvviso la mano. L’intervento. Nel caso di appendicite acuta, è bene agire in fretta per evitare che l’appendice si perfori e trasmetta l’infezione al peritoneo. un’operazione di routine, senza rischi. Viene praticata un’anestesia spinale. I punti di sutura sono «graffette» che si sciolgono da sé, così non c’è bisogno di tornare in ospedale per toglierli. Il tempo massimo di ricovero arriva a 15 giorni.