Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  aprile 17 Mercoledì calendario

Aristide (letteralmente, ”il Giusto”), sedeva nell’assemblea quando un tale accanto a lui, analfabeta, non lo riconobbe e gli chiese di scrivere il nome ”Aristide” sul suo óstrakon

Aristide (letteralmente, ”il Giusto”), sedeva nell’assemblea quando un tale accanto a lui, analfabeta, non lo riconobbe e gli chiese di scrivere il nome ”Aristide” sul suo óstrakon. Il politico gli chiese il motivo della scelta, l’altro replicò: «Sono stufo di sentir ripetere da tutti che è un uomo giusto». Aristide scrisse il proprio nome sul coccio e alla fine del’assemblea fu condannato a lasciare Atene.