Der Spiegel, 17 aprile 2002
I giovani danesi stanno dando risultati sempre più scarsi ai test di intelligenza per ll’ammissione al servizio di leva
I giovani danesi stanno dando risultati sempre più scarsi ai test di intelligenza per ll’ammissione al servizio di leva. "Exil Der Punkte" I giovani danesi stanno dando risultati sempre più scarsi ai test di intelligenza per l’ammissione al servizio di leva. I test sono facili e sono sempre gli stessi da 17 anni. Per esempio: «Il Sole sta al Giorno come la Luna sta...?». Oppure: «Che numero viene dopo 0-1-1-2-3-5-8-13...?» (è la sequenza di Fibonacci di cui parliamo a pagina 71). Negli anni Sessanta e Settanta, in tutto il mondo e anche in Danimarca, ogni generazione ha ottenuto punteggi più alti della precedente. Negli anni Novanta è cominciato il declino: il punteggio continuava a migliorare ma a un tasso sempre più basso. Nel ’99 il patatrac: i giovani danesi sono tornati indietro. Thomas Teasdale e David Owen (il primo è neuropsichiatra all’università di Copenhagen, il secondo è alla City University di New York), che hanno studiato i questionari danesi, non sanno spiegare né il miglioramento di prima (nel mondo) né il peggioramento di adesso (in Danimarca). Geni in giro, in quantità sufficiente, non ce ne sono e dunque anche le passate performance degli studenti significano poco. La verità è che non si sa che cosa sia l’intelligenza, non si sa che cosa misurino i test.