L. Michelozzi, Salute di Sorrisi e canzoni, n.36 aprile 2002 pagg.64-65, 18 aprile 2002
Musicoterapia. Il fai da te. Prova tu stessa uno strumento. Se non lo fate già, è il momento di cominciare a suonare voi stessi uno strumento
Musicoterapia. Il fai da te. Prova tu stessa uno strumento. Se non lo fate già, è il momento di cominciare a suonare voi stessi uno strumento. Tecnicamente si parla di «musicoterapia attiva»: «Essere virtuosi non serve, basta strimpellare e ritrovarsi in gruppo a suonare, per esempio le percussioni», dice de Sario. «Suonare o cantare sono l’ideale per entrare in comunicazione senza false maschere o bisogno di atteggiarsi». Se suoni violino, flauto, nacchere, tamburello puoi curare la depressione perchè i ritmi prodotti sono cadenzati e medio-veloci. I suoni, acuti, sono legati alla luce e quindi adatti a chi ha l’umore a terra e tende a vedere tutto nero. Se suoni batteria percussioni puoi curare l’ansia e nervosismo perchè i ritmi lenti e le frequenze medie aiutano a rilassarsi perché riconducono al periodo in cui il bimbo, nella placenta, ascolta il battito cardiaco della madre. Con la voce puoi curare il mal di stomaco perchè la voce è un vero e proprio strumento musicale. Cantare coinvolge il diaframma e aiuta di conseguenza a rilassarsi, a sciogliere le tensioni e a digerire.