La Macchina del Tempo maggio 2002, 18 aprile 2002
A Hong Kong arriva la carta d’identità su chip Storia di Alfred Wong, abitante di Hong Kong. E’ patito di golf, ma qualunque club della città gli chiede per l’iscrizione 650mila dollari (un miliardo e mezzzo delle vecchie lire) e dieci anni di attesa
A Hong Kong arriva la carta d’identità su chip Storia di Alfred Wong, abitante di Hong Kong. E’ patito di golf, ma qualunque club della città gli chiede per l’iscrizione 650mila dollari (un miliardo e mezzzo delle vecchie lire) e dieci anni di attesa. Wong decide allora di iscriversi a Shenzen, la più vicina città cinese. Accettazione immediata, costo contenuto. ma come lui hanno avuto la stessa idea decine di migliaia di altre persone: ogni mattina si presentano alla frontiera 300mila residenti che vogliono passare dall’altra parte. I cinesi, prima di farli entrare, gli controllano i documenti, gli ispezionano i bagagli, eccetera. Ore e ore di atttesa. Troppo sia per una per una partita di golf che per qualunque altra cosa. I governanti di Hong Kong hanno perciò deciso di stampare, da oggi al 2009, sei milioni di tesserini elettronici di identificazione. Dentro ci sarà un chip che conterrà anche una versione numerica dell’impronta digitale del possessore. Alla frontiera con la Cina uno scanner ottico leggerà pollice e tesserino e, trovando tutto in regola, permetterà l’ingresso in Cina senza altre formalità. L’investimento previsto per l’operazione è di 400 milioni di dollari. Sul chip, più in là, si potrà caricare denaro ( e trasformarlo in una carta di credito), dati sanitari e quant’altro. Ci sono polemiche, naturalmente, per le problematiche legate alla privacy.