Ilaria Sacchettoni "Corriere della Sera" 2/4/2002 pagina 47., 2 aprile 2002
Tra le auto di re Zahir conservate nei garage dell’ambasciata afghana a Roma, una Buick «Electra» nera, larga due metri, lunga sei, due tonnellate e mezzo di peso: interni in pelli, rivestimenti in velluto, tappetini di moquette
Tra le auto di re Zahir conservate nei garage dell’ambasciata afghana a Roma, una Buick «Electra» nera, larga due metri, lunga sei, due tonnellate e mezzo di peso: interni in pelli, rivestimenti in velluto, tappetini di moquette. Il re l’aveva fatta acquistare appositamente per scarrozzare la regina Elisabetta, in visita a Roma. Voleva ricambiare il giro che i due avevano fatto per le strade di Londra, a bordo di una Rolls Royce decappottabile (lui in alta uniforme, lei con un cappellino di velluto), alla fine degli anni Sessanta. In realtà la regina non salì mai sulla Buick: qualche giorno prima del suo arrivo, uno dei funzionari la prese per uscire con la figlia. Durante il tragitto, la piccola fece la pipì sul sedile posteriore, macchiandolo irreparabilmente. La moglie di re Zahir decise che, in quelle condizioni, la macchina non avrebbe mai potuto ospitare Elisabetta.