La Macchina del Tempo maggio 2002, 19 aprile 2002
Le sirene smettono di far figli se il cibo è scarso Quale speranza per la sirena? Il primo studio globale mai compiuto stabilisce che il dugongo, la creatura che alimentava le antiche fantasie dei navigatori sulle sirene, è già estinto in gran parte dei 37 paesi tropicali dove si trovano gli habitat adatti, dice Helene Marsh della James Cook University a Townsville, Australia
Le sirene smettono di far figli se il cibo è scarso Quale speranza per la sirena? Il primo studio globale mai compiuto stabilisce che il dugongo, la creatura che alimentava le antiche fantasie dei navigatori sulle sirene, è già estinto in gran parte dei 37 paesi tropicali dove si trovano gli habitat adatti, dice Helene Marsh della James Cook University a Townsville, Australia. La studiosa ha pubblicato un resoconto sul numero di dugonghi forse ancora esistenti per il Programma Ambientale delle Nazioni Unite. Le tane tradizionali del dugongo sono le paludi di ruppie e mangrovie dei Tropici, dall’Africa orientale a Vanuatu nel Pacifico meridionale. «La situazione in Africa Orientale è allarmante» spiega la Marsh. Una volta i dugonghi popolavano interamente la linea costiera dal Mar Rosso al Sudafrica. Ora c’è solo una popolazione in vita, intorno alla penisola di Bazaruto in Mozambico. « probabile che l’Africa orientale sarà il prossimo luogo di estinzione del dugongo» sostiene la scienziata. Il dugongo si riproduce molto lentamente e se il cibo è scarso smette del tutto di figliare. E il cibo si fa scarso in misura crescente. In molte zone dei tropici, i letti di ruppie che li nutrono vengono rimossi per lasciar spazio alle coltivazioni di gamberetti e alle saline. Capita anche che si ricoprano di melma e fango che fuoriescono dalla terra a causa della deforestazione o delle coltivazioni intensive. E, benché non largamente cacciati in questa epoca, questi animali finiscono spesso impigliati nelle reti da pesca. «Il dugongo merita la stessa attenzione che riserviamo ad altri mammiferi marini come i delfini e le piccole balene» afferma Robert Hepworth di Unep, che sta lanciando un piano d’azione per la salvezza delle sirene. Prima di tutto bisogna preservare gli habitat di rubbie. Per fortuna, c’è ancora speranza. Popolazioni di entità significativa sopravvivono lontano dalle spiagge australiane, del Golfo Persico e del Mar Rosso. Altre sono state avvistate intorno ad Aldabra, un’isola in mezzo alle Seychelles (così almeno dice Deb Pople del World Wide Fund for Nature).