"Il VenerdÏ" 19/4/2002, 19 aprile 2002
«I francesi vivono perennemente il giorno prima della Rivoluzione. Gli italiani vivono sempre il giorno dopo i terremoto, hanno meno senso del futuro e dello Stato
«I francesi vivono perennemente il giorno prima della Rivoluzione. Gli italiani vivono sempre il giorno dopo i terremoto, hanno meno senso del futuro e dello Stato. Questo comporta qualche svantaggio, ma forse il fatto di non essere tanto compatti ci rende più umani: non ci si interroga al cospetto di un’idea ma di una realtà. Però siamo meno inclini ai sogni e alle utopie. L’italiano il progetto se lo perde, va in cerca di Cenerentola, poi per strada si distrae e se ne prende un’altra» (Laura Morante).