Maria Rosa Patisso - Macchina del Tempo anno 3 n.5 maggio 2002, 5 maggio 2002
Che cosa accomuna i petali dei fiori, i semi dei girasoli, la forma delle pigne e degli ananas, la disposizione delle foglie attorno ai rami di una pianta? Naturalmente, la serie di Fibonacci
Che cosa accomuna i petali dei fiori, i semi dei girasoli, la forma delle pigne e degli ananas, la disposizione delle foglie attorno ai rami di una pianta? Naturalmente, la serie di Fibonacci. Perché i petali dei fiori sono spesso 3, 5, 8, 13, 21, 34 o 55? Per esempio il giglio ha tre soli petali, il ranuncolo ne ha 5, la margherita ne ha spesso 34 o 55. Se osserviamo attentamente un girasole notiamo che i semi si avvolgono gli uni attorno agli altri secondo due spirali ben distinte, che seguono due versi opposti. Il numero di spire non è lo stesso da entrambe le parti: in generale si trovano 21 e 34 spire, 34 e 55, 55 e 89 o anche 89 e 144. Cioè, numeri di Fibonacci. Idem per la disposizione delle placche delle pigne, 8 da una parte e 13 dall’altra, e nelle diagonali di un ananas, 8 in una direzione e 13 nell’altra. Le foglie poi sono disposte sui rami in modo da farsi ombra il meno possibile. Partendo dalla prima foglia di un ramo e seguendo la distribuzione delle altre a spirale si nota che il numero di giri necessari per incontrare una foglia che si sovrappone a quella iniziale è sempre 3, 5, 8. Cioè numeri di Fibonacci. Nei fiori, nei girasoli, nei frutti e nelle piante c’è dunque parecchia matematica. E possiamo dirlo: la natura non conta a caso.