Mario Giampaoli - Macchina del tempo anno 3 n.5 maggio 2002, 5 maggio 2002
Di quel passato, nei tribunali dove l’accusavano, lei diceva soltanto con proterva disinvoltura: "Non volevo fare un’opera nazista, volevo fare arte
Di quel passato, nei tribunali dove l’accusavano, lei diceva soltanto con proterva disinvoltura: "Non volevo fare un’opera nazista, volevo fare arte. Fare arte era la mia vita e lo sarà sempre. Loro erano il potere, ma non sembrava affatto un potere malvagio". Hitler l’affascinava, e la cosa inconcepibile è che l’affascina ancora oggi. "Gli orrori, di qualunque tipo siano stati, non hanno cambiato la mia ammirazione per quel grande uomo." Poi aggiunge, presa dal dubbio che gli orrori sopravanzino di parecchio il fascino del dittatore, "Ho dovuto accettare molti compromessi. Ma non sapevo nulla dei loro crimini".