Mario Giampaoli - Macchina del tempo anno 3 n.5 maggio 2002, 5 maggio 2002
Come poteva non accorgersi che gli ebrei (qualcuno sarà stato anche suo amico, o almeno conoscente) scomparivano per finire chissà dove, e non tornavano? Preferiva non vedere? Leni Riefenstahl voleva solo fare cinema e c’è riuscita
Come poteva non accorgersi che gli ebrei (qualcuno sarà stato anche suo amico, o almeno conoscente) scomparivano per finire chissà dove, e non tornavano? Preferiva non vedere? Leni Riefenstahl voleva solo fare cinema e c’è riuscita. Quanto le sia costato non lo sappiamo, ma a suo parere ne valeva la pena e se è stata su qualche letto o canapé con uno dei giovani leoni del regime, avrà avuto anche momenti di piacere, carica di vita com’era. E certo non si rendeva conto che il suo Trionfo della volontà era una fanfara, un preludio, come ha scritto Frank Capra, a "quell’inferno che Hitler stava per scatenare. Satana in persona non avrebbe potuto ideare un superspettacolo più spaventoso.’ Lei sapeva solo d’essere immersa in un euforizzante alone di gloria dove molti - anche più maturi e illuminati - si sono smarriti per sempre, mentre Leni ha voltato pagina ed è tornata da capo. Del resto quella era stata soltanto la sua terza vita.