Mario Giampaoli - Macchina del tempo anno 3 n.5 maggio 2002, 5 maggio 2002
Il padre non c’era più, le era rimasta la madre, che trascinava con sé quasi dappertutto. Doveva sfamarla, proteggerla, battersi anche per lei
Il padre non c’era più, le era rimasta la madre, che trascinava con sé quasi dappertutto. Doveva sfamarla, proteggerla, battersi anche per lei. Quante volte, intimidita e spaventata, la donna aveva dovuto assistere ai processi che la figlia subiva con quel volto impassibile. Un mattino tirarono fuori, in tribunale, una fotografia di Leni in divisa da nazista, con la croce uncinata sul braccio, mentre assisteva tranquillamente alla fucilazione di una trentina di persone, uomini, donne, bambini. La madre nascose la testa fra le mani, ma Leni disse con voce sicura: "Ero lì per caso". I campi di sterminio? Non sapeva, dice, che cosa accadesse là dentro: non era di sua competenza, la cosa non doveva interessarla.