Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  maggio 05 Domenica calendario

Il padre non c’era più, le era rimasta la madre, che trascinava con sé quasi dappertutto. Doveva sfamarla, proteggerla, battersi anche per lei

Il padre non c’era più, le era rimasta la madre, che trascinava con sé quasi dappertutto. Doveva sfamarla, proteggerla, battersi anche per lei. Quante volte, intimidita e spaventata, la donna aveva dovuto assistere ai processi che la figlia subiva con quel volto impassibile. Un mattino tirarono fuori, in tribunale, una fotografia di Leni in divisa da nazista, con la croce uncinata sul braccio, mentre assisteva tranquillamente alla fucilazione di una trentina di persone, uomini, donne, bambini. La madre nascose la testa fra le mani, ma Leni disse con voce sicura: "Ero lì per caso". I campi di sterminio? Non sapeva, dice, che cosa accadesse là dentro: non era di sua competenza, la cosa non doveva interessarla.