"Panorama" 25/4/2002, 25 aprile 2002
Nel 1696 il medico tedesco Christian Franz Paullini scrisse un trattato di farmacopea sterco-escrementale di 720 pagine (titolo: "Dreck Apotheke")
Nel 1696 il medico tedesco Christian Franz Paullini scrisse un trattato di farmacopea sterco-escrementale di 720 pagine (titolo: "Dreck Apotheke"). Sembra che prima del Seicento la medicina ufficiale prevedesse tra i suoi rimedi escrementi umani e animali. L’acqua di mille fiori era fatta a partire dallo sterco di vacca raccolto nel mese di maggio e distillato nell’acqua: ottimo per infiammazioni, reumatismi, idropisia ed emicrania. Anche Plinio riconosceva poteri curativi a sterco di cammello, capra, volpe, gallina, asino, coccodrillo, cavallo, avvoltoio, cicogna, toro, colomba, elefante. La medicina popolare europea usò gli escrementi fino all’Ottocento: sembra che sulle guance gonfie per il mal di denti gli inglesi applicassero impacchi "freschi e fumanti" di sterco di vacca. Sembra anche che lo sterco di tigre sia un antidoto contro l’alcolismo: basta scioglierne una piccola dose in polvere in un po’ d’acqua.