Antonio di Pierro - Il sacco diRoma (mondadori), 20 aprile 2002
Carlo III di Borbone è ferito a morte (Mattina dalle Sei alle Sette). L’esercito imperiale è in difficoltà
Carlo III di Borbone è ferito a morte (Mattina dalle Sei alle Sette). L’esercito imperiale è in difficoltà. I soldati hanno perso l’entusiasmo iniziale e gli attacchi contro la cittadella vaticana sono sempre più deboli, rintuzzati con efficacia dai romani. Per dare coraggio e fiducia ai suoi uomini, e spronarli ad andare avanti, Carlo di Borbone scende da cavallo e prende una scala, l’appoggia alle mura tra le porte Torrione e Santo Spirito e fa per salire, incitando i soldati alle sue spalle a fare altrettanto. Ma, messo il piede sul primo piolo, è colpito da una fucilata e cade a terra ferito gravemente. Soccorso e trasportato nel convento di Sant’Onofrio, il suo posto alla guida dell’esercito viene preso dal vicecomandante generale, Filiberto d’Orange principe di Chalon. In molti, sul fronte pontificio, si vantano d’aver sparato contro il duca di Borbone quel colpo d’archibugio che al momento sembra decisivo per l’esito della battaglia: tra questi c’è anche Benvenuto Cellini.