Antonio di Pierro - Il sacco diRoma (mondadori), 20 aprile 2002
«Ammazzate i muli, i buoi, i cavalli» (Pomeriggio dall’Una alle Due). I lanzi urlano e bestemmiano
«Ammazzate i muli, i buoi, i cavalli» (Pomeriggio dall’Una alle Due). I lanzi urlano e bestemmiano. Vogliono il via libera per saccheggiare Borgo. Lo stato maggiore imperiale ritiene invece che prima si debba completare l’occupazione dell’intera città. Così, per stroncare ogni tentativo di insubordinazione, viene dato l’ordine di uccidere tutte le bestie da soma presenti nel rione: in questo modo, il bottino eventualmente trafugato da qualche testa calda non potrebbe essere trasportato. Le strade del rione si trasformano in un mattatoio, mentre la gente tappata nelle case ascolta terrorizzata i rumori assordanti del nuovo massacro. Una squadra di soldati esce intanto in perlustrazione dalla cittadella papale diretta verso le fortificazioni di Trastevere, dall’altra parte del Gianicolo. Quando il gruppetto fa ritorno a Borgo e riferisce il risultato dell’ispezione a Filiberto d’Orange, la decisione è presa nel giro di pochi minuti: la guerra continua con l’attacco a Trastevere.