Antonio di Pierro - Il sacco di Roma (mondadori), 20 aprile 2002
I lanzichenecchi a Campo de’ Fiori (Sera dalle Otto alle Nove). L’invasione procede nel caos più assoluto
I lanzichenecchi a Campo de’ Fiori (Sera dalle Otto alle Nove). L’invasione procede nel caos più assoluto. I comandanti imperiali temono un attacco dell’esercito della Lega santa che sta marciando verso Roma e vogliono poter mobilitare gli uomini nel più breve tempo possibile. Si decide così di costituire tre quartier generali divisi per nazionalità. L’ordine, per i lanzichenecchi, è di radunarsi a Campo de’ Fiori, gli spagnoli devono invece concentrarsi a piazza Navona e gli italiani a piazza di Ponte, davanti a ponte Sant’Angelo. Il fiorentino Francesco Vettori, diplomatico cinquantatreenne, amico di Niccolò Machiavelli e di Francesco Guicciardini, dalle finestre della sua casa a Campo de’ Fiori assiste terrorizzato all’occupazione dei fanti tedeschi. Mette fuori della porta un avviso che indica la presenza di un appestato e si infila a letto fingendo d’essere malato. Ma il trucco non convince i lanzichenecchi che lo mettono sotto stretta sorveglianza.