23 aprile 2002
Malizia Ivan, di anni 25, operaio di Verona, appassionato di automobilismo, intorno alle 22 e 30 di sabato 13 si avvicinò di soppiatto all’autodromo di Imola per riuscire a vedere il Gran Premio senza pagare il biglietto
Malizia Ivan, di anni 25, operaio di Verona, appassionato di automobilismo, intorno alle 22 e 30 di sabato 13 si avvicinò di soppiatto all’autodromo di Imola per riuscire a vedere il Gran Premio senza pagare il biglietto. Il metodo per entrare, già usato più volte, era di camminare lungo il muretto della diga sul fiume Santerno, che scorre a pochi metri dalla pista, all’altezza della curva Tosa. Vedendo che l’acqua era più alta del solito, i due amici ch’erano con lui rinunciarono. Il Malizia si sfilò invece scarpe e pantaloni, li ficcò nella sua borsa e procedette sicuro. Fu a metà del percorso che perse l’equilibrio. Il suo corpo venne ritrovato dai sommozzatori il giorno dopo, trenta metri più in là, le bretelle dello zaino impigliate a un tronco adagiato sul fondo.