Walter Rauhe "Panorama" 25/4/2002 pagina 145; Ansa 10/4/2002., 25 aprile 2002
Thomas Borer Fielding, 44 anni, ambasciatore svizzero a Berlino, protagonista della mondanità cittadina insieme alla consorte Shawne, 32 anni, procace texana bionda platino, labbra carnose, «silhouette alla Jessica Rabbit», una passione per gli abiti succinti, ex Miss Dallas, Miss Texas, Miss Metroplex
Thomas Borer Fielding, 44 anni, ambasciatore svizzero a Berlino, protagonista della mondanità cittadina insieme alla consorte Shawne, 32 anni, procace texana bionda platino, labbra carnose, «silhouette alla Jessica Rabbit», una passione per gli abiti succinti, ex Miss Dallas, Miss Texas, Miss Metroplex. Spesso coinvolto dalla moglie in scandali e pettegolezzi (una volta si è esibita davanti all’ambasciata vestita da cow-girl agitando due pistole, un’altra, ha girato per la città in groppa a un cavallo, avvolta dalla bandiera americana), il diplomatico ha sempre mantenuto un atteggiamento distaccato: in occasione di un servizio osé su "Max" ha persino consentito alla consorte di farsi fotografare nei saloni dell’ambasciata tra candelabri, pianoforti d’epoca e bandiere elvetiche. Di recente è stato richiamato in patria dal Ministro degli Interni per essersi fatto beccare da un paparazzo in compagnia di Djiamile Rowe, 34 anni, estetista, capelli neri, «corpo eccitante, gambe fantastiche», con cui avrebbe intrattenuto una relazione approfittando di un viaggio della moglie. Pare che l’attività principale dei loro incontri all’ambasciata fosse il sesso («praticato dappertutto, una volta anche sul tavolo di legno della sala di rappresentatnza dove si siedono gli ospiti di stato»): a detta di lei, il diplomatico, «piuttosto affamato», la pregava di raccontargli «storielle sporche». Pur non sentendosi particolarmente attratta da lui («pelle chiara, senza peli, ma basta chiudere gli occhi e guardare il soffitto»), l’estetista dice che «a letto è bravo e che ne è valsa la pena». Commento della stampa rosa berlinese alla scappatella e conseguente cacciata del diplomatico: «E’ stato lo "spruzzo" che ha fatto traboccare il vaso».