Varie, 26 aprile 2002
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Leonard Herman
• Alletown (Stati Uniti) 6 marzo 1923, Los Angeles (Stati Uniti) 14 agosto 2010. Fotografo americano, si è diplomato nel 1947 all’Università dell’Ohio. Dopo l’apprendistato con il famoso ritrattista Yousuf Karsh, ha cominciato a ritrarre artisti del mondo dello spettacolo per “Life”, “Cosmopolitan”, “Playboy”. Nel 1956 è stato scelto da Marlon Brando come fotografo personale in un viaggio nel Lontano Oriente. Fotografo ufficiale della Barclay Record, nel 1988 si è trasferito a Londra dove ha inaugurato la sua prima personale intitolata “Image of jazz”. Vive a New Orleans (“liberal” 7/1/1999) • «Ha scoperto di essere il più grande fotografo di jazz per caso. Rovistando sotto il letto nella sua casa di Ibiza. Uno scatolone impolverato nascondeva centinaia di negativi di foto che aveva scattato nella New York del be bop, di Charlie Parker e Dizzy Gillespie, Miles Davis e Thelonious Monk, Duke Ellington e Billie Holiday. Bianco e nero fumosi, densi come le atmosfere dei club della 52ma strada che, dopo trent’anni di oblìo, diventavano un tesoro, una memoria unica per vastità, qualità, irripetibilità, visto che a uno a uno, gli eroi di quella stagione, erano scomparsi, bruciati dalla loro vita furiosa e dissestata. Le sue foto oggi girano il mondo, hanno quotazioni altissime, sono conservate nei musei, l’ex presidente Clinton, appassionato di jazz, le offriva come omaggio nelle visite di Stato […] “I pianisti sono soggetti difficili. Ci sono solo due angoli da cui puoi vedere sia la faccia che le mani sulla tastiera, da sinistra o da destra […] Il più fotogenico era Miles Davis. Impossibile fare una brutta foto con lui. Aveva una faccia straordinaria”» (Marco Molendini, “Il Messaggero” 30/9/2002).