Varie, 26 aprile 2002
RUSSO
RUSSO Giovanni Salerno 15 marzo 1925. Scrittore. Giornalista. Ha vinto il premio Viareggio con il libro Baroni e contadini, pubblicato per la prima volta nel 1955. Collaboratore del ”Mondo” di Pannunzio e del ”Corriere della Sera”. Libri: L’Italia dei poveri, Israele, l’atomo e la Bibbia, Sud specchio d’Italia, Perché la sinistra ha eletto Berlusconi (’liberal” 1/10/1998). «Se volete rintracciare una continuità nel labirinto dell’ultimo mezzo secolo del Corriere della Sera , cercate Giovanni Russo, inviato [...] Questo scrittore, che rappresenta l’eredità del nostro meridionalismo, ha accompagnato la carovana di carta del giornalismo italiano, reclutato come cammelliere dai migliori garanti che la corporazione abbia potuto offrire dalla fine della seconda guerra mondiale, Mario Pannunzio, Indro Montanelli e Gaetano Afeltra. Da Campo Marzio (dov’era il mitico Mondo) a via Solferino è percorso da ”élite”. [...] la mitezza del personaggio, la sua paziente presenza, il suo stile pacato e sorridente, la generosità della sua amicizia con i personaggi maggiori della scena culturale hanno favorito un pigro fraintendimento. Russo non è stato letto per intero, come saggista e narratore, per la cifra unitaria della sua poetica ed è stato preso talvolta soltanto come un testimone piacevole. Guardatevi invece [...] il suo lavoro giornalistico e poi le sue pagine di narrativa e coglierete perché già trentenne aveva vinto il Premio Viareggio con Baroni e contadini. Un critico non frettoloso di nuova generazione può vedere la ragione di collocarlo senza definizione geografica e di genere nella storia della letteratura: il suo meridionalismo è una cognizione del dolore e della speranza, non una classificazione sociologica. [...]» (Gaspare Barbiere Amidei, ”Corriere della Sera” 17/3/2005).