Varie, 26 aprile 2002
VERSACE
VERSACE Santo Reggio Calabria 2 gennaio 1945. Laureato a Messina nel 1968. Presidente e amministratore delegato del gruppo Versace. Ha insegnato geografia economica alle superiori, agli inizi degli anni Settanta ha avviato uno studio di commercialista. Nel 1976 ha raggiunto il fratello Gianni a Milano per fondare il marchio della celebre maison. Dal giugno 1998 presidente della Camera della Moda (’liberal” 11/3/1999). «Mi chiedo spesso dove sarebbe finita l’immagine dell’Italia senza la moda e gli stilisti. Ricordandomi la copertina di ”Der Spiegel” con la pistola sugli spaghetti, credo che i marchi italiani siano stati la più bella bandiera che l’Italia abbia sventolato nel mondo, negli ultimi vent’anni. [...] le date di nascita dei grandi marchi francesi: Hermés è del 1837, Louis Vuitton del 1854, Chanel del 1912, Baccarat addirittura del 1764. Da noi, non c’è niente di paragonabile. L’Italia è rimasta un paese agricolo e contadino fino agli anni Sessanta, mentre in Francia esiste una tradizione secolare del lusso. Ecco perché è francese l’unico vero, grande raggruppamento del lusso. Il made in Italy è un affare degli ultimi venti, trent’anni. Quando sono nate le maison degli stilisti italiani, in Francia c’erano già decine di marchi con una lunga storia alle spalle. [...] Se calcoliamo gli investimenti pubblicitari delle case d’alta moda che sfilano a Parigi, vedremo che sono cento, se non mille volte, superiori a quelli delle maison che sfilano a Roma [...]» (Maurizio Maggi, ”L’Espresso” 25/2/1999). Vedi anche: Claudio Sabelli Fioretti, ”Sette” n. 8/2000;