Gaetano Afeltra "Corriere della Sera" 25/4/2002 pagina 31., 25 aprile 2002
Lo scultore Francesco Messina cominciò a bere negli anni Trenta «per far compagnia» al pittore Pietro Marrussig
Lo scultore Francesco Messina cominciò a bere negli anni Trenta «per far compagnia» al pittore Pietro Marrussig. Una volta costui si sentì male, Messina lo portò dal medico che gli diagnosticò la cirrosi epatica e tre mesi di vita. Lo scultore, preoccupato per la propria salute, volle farsi visitare dal suo dottore di Genova: fu spedito a curarsi il fegato a Chianciano. Da lì scrisse una cartolina a Orio Vergani: «Caro Orio, il regno dei cieli è per me vicino. Sono a Chianciano per la cura del fegato. Prepara il "coccodrillo". Francesco». Riposta: «Caro Francesco, "il coccodrillo" è pronto da tempo ed è molto elogiativo. Riposa in pace. Orio».